Lo scrivo qui subito per non demotivare chi ha già cliccato Play, il video parte dopo 15 secondi, perché ho sbagliato qualche calcolo in fase di postproduzione. Okay, grazie per l’attenzione, ora posso iniziare con l’articolo .
Direi che dopo una lunga, anzi lunghissima pausa, è l’ora di scrivere un nuovo articolo sul blog, bisogna ravvivarlo un po’. D’altronde avevo promesso di mantenerlo sempre aggiornato, ma poi mi sono perso per strada…ops . Passiamo al dunque, in questo piccolo spazio volevo riproporvi un progetto di circa un anno fa, tra l’altro realizzato per caso, ma soprattutto per fortuna, uno dei miei primi Timelapse. Anzi il primo che ho concluso e per ora l’unico, ma me ne sono innamorato subito, sarà colpa del luogo in cui è stato realizzato o del particolare momento, ed è per questo che ve lo voglio proporre.
Periodo storico: Gennaio 2014, eh sì, un po’ di tempo fa . Finiti i festeggiamenti di capodanno e dopo aver finito di buttare le bottiglie vuote di spumante, mi metto in strada verso l’Apennino Modenese, verso Montefiorino per essere precisi, un luogo di cui ho già parlato precedentemente su questo blog, vi linko l’articolo qui se avete voglia di dargli un’occhiata.
Lo scopo iniziale di questa gita me lo ricordo ancora: tentare di fotografare la via Lattea. Pensavo proprio in grande , mi sarei anche accontentato se fossi riuscito a fare una bella fotografia del cielo stellato, ma la fortuna non era dalla mia parte. Siamo partiti nel pomeriggio da Milano, il tempo era bellissimo per quel tipo di foto, il cielo era limpidissimo e neanche una nuvola che ostacolasse la visuale, ma mano a mano che ci addentriamo in Emilia inizia a calare una leggera nebbia, non un buon segno come potete immaginare. Fatto sta che alle 6 e mezza di sera iniziamo a salire la montagna che ci porta a Montefiorino e la nebbia è sempre più fitta, normalmente ci vogliono 10 minuti per arrivare, quel giorno siamo arrivati dopo 40 minuti e come potete vedere dalla foto il mio bellissimo cielo stellato era ormai un sogno lontano. D’altronde quando le previsioni meteorologiche sbagliano non si può fare nient’altro che sperare in meglio per il giorno successivo.
Il giorno seguente, al suono della sveglia, spalanco le finestre e mi ritrovo ancora la tanto odiata, quanto amata, nebbia, e li per li mi dispero un po’, ma dopo poco mi torna alla mente un ricordo. Ripesco nella mia memoria un video, visto tempo addietro, più precisamente un timelapse, quel bellissimo timelapse che ho visto e che mi ha fatto venire la voglia di sperimentare questa bellissima tecnica, che aveva come protagonista principale la nebbia, la quale formava una specie di mare bianco in tempesta, un effetto stupendo. Allora decido di andare nel punto più alto di Montefiorino per vedere come si presentava il panorama, e dopo essere salito sulla torre della Rocca Medievale, ciò che vedete nella foto qui sotto è quello che si poteva ammirare:
Una vista che lascia a bocca aperta! Così, fatte le foto di rito al panorama, piazzo il mio treppiedi e ci posiziono la Reflex, con tanto di intervallometro collegato, e dopo averla settata adeguatamente la faccio partire per scattare la prima sequenza. Approfitto dell’opportunità per testare la nuova arrivata in famiglia, la piccolissima GoPro. A questo punto dopo aver posizionato le due fotocamere non mi rimane nient’altro che aspettare il tempo necessario, stando in silenzio ad ammirare il paesaggio e ascoltando il rumore dell’otturatore. Dopo circa un ora di riprese, avevo a disposizione più o meno 15.000 fotografie da elaborare per formare un breve timelapse, esatto breve .
Finito di scattare dalla Torre, torno con i “piedi per terra” soddisfatto, nonostante lo scopo del viaggio sia un po’ cambiato nel tempo, ma comunque sia mi sono divertito lo stesso e ho potuto sperimentare una nuova tecnica, grazie alle condizioni atmosferiche che hanno creato questo magnifico effetto, l’unica pecca è per colpa di una mia distrazione, mi sono dimenticato di portare un ombrello , perciò potrete notare delle piccole gocce che si infrangono sull’obiettivo, ma niente di così catastrofico.
il tempo è passato ed è arrivata l’ora di tornare verso casa. Per le prime prove di astrofotografia ho dovuto aspettare un po’, ma sono riuscito anche in quello per fortuna, magari ve ne parlerò più avanti . Alla prossima!
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